Il disastro dell’Airbus A321 della Kogalymavia precipitato sabato scorso in Egitto nell’area del Sinai centrale, secondo alcune fonti di intelligence a causa di una bomba nascosta a bordo, infligge l’ ennesima mazzata all’industria turistica del paese arabo.
Con una nota ufficiale di Downing Street, la Gran Bretagna ha annunciato infatti che saranno sospesi tutti i suoi voli sul Sinai proprio sulla base del timore a provocare il disastro dell’Airbus russo che sia stato un ordigno esplosivo collocato a bordo dall’Is. Secondo fonti della stampa inglese, i circa 20.000 turisti inglesi presenti attualmente nei resort del mar Rosso saranno rimpatriati con due aerei da trasporto C-17 della Royal Air Force che faranno la spola fra Sharm el Sheik e Cipro senza sorvolare il Sinai. Dalla base britannica di Akrotiri in Cipro poi, i turisti proseguiranno con voli di linea per l’Inghilterra.
Contrariamente a quanto ipotizzato da investigatori russi e da fonti americane, in Egitto si continua comunque a sostenere che a far precipitare l’Airbus russo ed a causare 224 vittime sia stata l’esplosione di uno dei motori.