La notizia non è una di quelle che coglie impreparati, ma fa comunque un certo effetto: in Egitto, le prenotazioni degli italiani per l’estate sono crollate del 90%. Lo ha dichiarato, come riferisce Ansamed, Mohamed Abdel Gabbar, responsabile turismo estero presso l’Authority per lo sviluppo turistico egiziana. Ad aggravare la situazione di allarme terroristico c’è certamente anche l’eco della morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, anche se l’Authority egiziana non ne fa menzione. Tra il 2002 e il 2010 i flussi italiani in Egitto erano cresciuti fino a superare il milione di arrivi nel 2010. Dopo, con la rivoluzione anti-Mubarak, è iniziata la crisi. In seguito all’abbattimento dell’aereo passeggeri russo sul Sinai, lo scorso ottobre, il turismo in Mar Rosso ha registrato una flessione dell’80%. Ma, come dichiara il dipendente dell’Autority egiziana, sono in corso diverse iniziative per favorire la ripresa, a iniziare dal quella intrapresa con Meridiana di “organizzare un volo settimanale da Milano a Sharm el Sheikh a 112 euro a biglietto a partire da marzo in aggiunta a voli diretti per il Cairo da 240 euro a maggio”.