Non è vero che la promozione turistica italiana è così frammentata e individualista. E non è vero che manca completamente di innovazione. Il caso dell’Emilia Romagna apre il cuore in quanto esempio di soluzione efficace, economica e moderna. In una parola, intelligente. Come BlogVille 2014, progetto condotto a braccetto con la regione Lombardia che è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Milano. In cosa consiste l’iniziativa? Tra maggio e giugno con base a Bologna e poi tra settembre e ottobre con base a Milano, BlogVille coinvolge 30 top travel bloggers, chiamati a visitare i luoghi e a vivere tutte le esperienze del viaggio. Dal cibo all’arte, dal paesaggio allo shopping, fino ai luoghi minori e alle chicche per pochi, le due regioni vengono così scoperte e raccontate con migliaia e migliaia di post e foto che fanno il giro del mondo. Tra i “turisti non per caso”, infatti, ci sono famosi blogger provenienti dal Brasile, dalla Cina, ma anche dalla Germania e dai Paesi scandinavi. “Una fetta importante del mercato si gioca sul fronte della reputazione – spiega Maurizio Melucci, assessore regionale al turismo dell’Emilia Romagna –. Per un lettore è importante sapere che quell’esperienza, quel luogo, è raccontato da chi l’ha visto e l’ha vissuto. I nostri blogger sono totalmente liberi e senza condizionamenti”.
Al via qualche stagione fa, l’iniziativa ha già coinvolto 120 blogger, che hanno dato vita a 10 milioni di contatti via social network. Anche in vista di EXPO2015, l’edizione di quest’anno coinvolge la Lombardia con cui l’Emilia Romagna condivide un importante progetto, il cosiddetto quadrilatero Unesco, che comprende le province di Bologna, Ravenna, Modena, Ferrara e Milano, Mantova, Cremona. “Da tempo percorriamo la strada di promozioni con altre regioni – dice ancora Melucci -: dal Veneto per il Delta del Po, alla Toscana per l’Appennino. L’azione congiunta con la Lombardia è volta a qualificare sui mercati esteri il quadrilatero Unesco come una nuova destinazione”. Oltre a Roma, oltre all’asse troppo sfruttato della Firenze-Venezia, c’è un intero Paese da scoprire e non proporre nuove destinazioni al mercato internazionale, oltre che un gran peccato, è pericoloso. Come sottolinea Melucci, “il turismo nel mondo cresce, ma l’Italia perde quote di mercato. Per questo bisogna trovare presto nuovi prodotti, lanciarli e farli conoscere. Anche se il sistema alberghiero necessita di interventi sostanziali, come quello dei trasporti, non possiamo aspettare che sia tutto perfetto”. Insomma, non conquisteremo i turisti con l’efficienza del sistema, né con il rapporto qualità prezzo. Ma ci possiamo, ci dobbiamo provare con la bellezza, il gusto e la dolce vita.