Si è tenuto ieri il primo Consiglio Federale della nuova Enit, un appuntamento molto atteso per capire quale sarà la direzione che prenderà l’ente presieduto da Evelina Christillin.
Proprio la presidente ha aperto i lavori confermando l’intenzione di puntare sulle sedi estere come avamposti di promozione del brand Italia e sulla forte collaborazione con le Regioni per valorizzare mete meno note al turismo di massa.
Per comprendere meglio i dettagli del piano abbiamo intervistato la nuova direttrice digitale e innovazione di Enit, Roberta Milano.
Che impressione hai avuto da questo primo incontro con i rappresentanti delle Regioni?
Questo è stato il primo di una serie di incontri periodici in cui mi sono confrontata con degli interlocutori aperti, collaborativi e schietti nel condividere le aspettative e le esigenze degli enti di appartenenza.
Quali esigenze sono emerse?
Ogni Regione proviene da esperienze differenti ma ci sono molti problemi comuni in cui si possono evidenziare gli esempi positivi di chi li ha risolti. E’ emersa in particolare la necessità di individuare delle parole chiave, dei temi su cui lavorare e di presidiare le nicchie di mercato.
Come vi organizzerete per lavorare sui temi di interesse comune?
Per lavorare e reagire alla velocità della comunicazione social serve un gruppo di lavoro che possa agire rapidamente. Per questo ho chiesto di istituire un laboratorio digital permanente che garantisca una presenza online continua, con libertà di sperimentare e che abbia alla base la collaborazione, il dialogo e la velocità d’azione. Sarà uno strumento molto operativo che consentirà una rapida comunicazione e condivisione interna e la possibilità di progettare campagne in real time.
Il punto di partenza di questo lavoro sarà il portale Italia.it?
I numeri di Italia.it sono la base di partenza di un progetto più ampio basato sulle 3 C del turismo digitale: Coopetition, Condivisione e Connessioni. Noi siamo ciò che connettiamo e questo approccio consentirà di privilegiare la dimensione operativa e di comunicazione creando un forte legame tra le regioni e le sede estere che potranno diventare delle antenne che amplificano il nostro messaggio.
Tra gli obiettivi ci sarà anche la promocommercializzazione del prodotto Italia?
Il lavoro dell’Enit serve sicuramente a far vendere di più l’Italia ma questo non vuol dire che debba farlo direttamente. La promocommercializzazione non è una priorità ma chi ha già iniziato un percorso positivo in questo senso continuerà a farlo.
Quali sono quindi gli obiettivi strategici?
Quelli indicati da Enit: l’incremento della spesa media e del numero di turisti, l’incremento del turismo nelle destinazioni minori e gli incentivi al turismo sostenibile. L’approccio prevede la creazione di un piano editoriale in cui si potrà sperimentare e provare nuovi canali: le app di messaggistica come Snapchat o di gaming come Pokemon Go, dato che abbiamo anche un obiettivo di comunicazione generazionale. Apriremo però solo i canali che saremo in grado di gestire non solo in termini di personale ma anche in termini di relazioni.
Un consiglio che daresti a tutti coloro che collaboreranno a questo progetto?
Quello dato da Carlo Petrini a BTO: “Senza la gioia non si cambia il mondo”. Nemmeno Enit.
A proposito di BTO: per Enit hai rinunciato al tuo ruolo di coordinatore del programma scientifico della manifestazione. Come è maturata questa scelta?
E’ stata una scelta obbligata: ho infatti rinunciato non solo agli incarichi che potevano essere in conflitto con il nuovo ruolo ma anche a quelli che non erano realizzabili per ragioni di tempo. L’organizzazione di BTO è sempre stato un lavoro a tempo pieno, specie nei mesi a ridosso dell’evento. Quelli di BTO sono comunque stati anni magnifici, è stato un percorso continuo di crescita attraverso sperimentazioni, studio, connessioni e contaminazioni. Un gruppo fantastico di persone che lavorano con una passione contagiosa. Ringrazio tutti e in particolare il visionario Giancarlo Carniani per avermi dato fiducia tanti anni fa e per avermi permesso di vivere questa indimenticabile esperienza.