Mare e italiani, si svolta. Dopo anni di crisi, con il 2014 che ha raggiunto il picco più basso anche a causa del meteo, l’estate 2015 dovrebbe vedere un generale incremento dell’industria balneare. Lo dice lo studio Panorama turismo, mare Italia, della società specializzata in indagini sul turismo Jfc, che stima a 27 miliardi 590 milioni, di cui circa 7 miliardi 660 milioni di introiti del settore ricettivo stagionale, il valore del business dell’industria balneare. Rispetto alla passata stagione estiva, l’incremento delle presenze dovrebbe essere del + 4,3%. Le coste italiane dovrebbero totalizzare circa il 5% di presenze dall’estero in più, ma anche gli italiani torneranno a crescere, con un’attesa del + 3% circa. Supera invece ampiamente la soglia del 5% l’aspettativa per quanto riguarda gli arrivi, che dovrebbero attestarsi sul 6,1%.
Aumentano le presenze, aumentano gli arrivi e di conseguenza aumenta il fatturato, anche se in misura relativamente modesta grazie alla scelta prudenziale degli operatori, che hanno deciso di tenere i prezzi bassi per non scoraggiare i turisti italiani. Secondo le previsioni dell’osservatorio, rispetto all’estate 2014 l’incremento del fatturato sarà del +4% circa, legato in parte anche ad un ampliamento nell’apertura delle strutture rispetto allo scorso anno (106 giorni di apertura contro i 104,5 del 2014).
Le coste che registreranno la crescita maggiore, sia per le presenze, sia per i fatturati, sono quella pugliese, la Maremma toscana e l’area nord del Lazio, come pure la Costa Smeralda, l’area siciliana che va da Marina di Ragusa sino a San Vito lo Capo e quella friulana.