L’Europa ha accolto 615 milioni di arrivi di turisti internazionali nel 2016, con una moderata crescita del 2% sull’anno precedente. Buone notizie, quindi: sembra che i recenti fatti legati alla sicurezza e i timori su Brexit non abbiano impattato in modo significativo sulla domanda di viaggi.Le prospettive per il 2017, quindi, restano positive: lo afferma l’ultimo rapporto dell’European Travel Commission’s, “European Tourism – Trends & Prospects”. In particolare, lo studio rileva che circa una destinazione su due, tra quelle prese in esame, ha visto una crescita a doppia cifra nei primi mesi del 2017. L’Islanda è il paese che ha visto l’aumento più consistente (+54 %) grazie soprattutto all’aumentata capacità delle rotte aeree transatlantiche. Bene anche Cipro (+26 %), Portogallo (+25 %) e Malta (+23 %), che hanno dimostrato il loro successo nella “lotta” alla stagionalità. Risultati positivi pure per Bulgaria (+19 %), Finlandia (+18 %) ed Estonia (+13 %), percepite come lontane dai problemi di sicurezza che hanno coinvolto altre nazioni europee. La Turchia, con -8%, vede proseguire la tendenza al ribasso iniziata nel 2015.
“In un momento in cui il mercato turistico vede una concorrenza sempre più agguerrita, i leader europei devono collaborare insieme per formulare politiche e azioni così da rafforzare l’immagine dell’Europa come primaria destinazione turistica” ha dichiarato Eduardo Santander, direttore esecutivo di ETC.
Altre indicazioni interessanti emerse dal rapporto sono la ripresa degli arrivi dalla Russia – e nel 2017 la tendenza si dovrebbe confermare grazie al rafforzamento del rublo – così come aumentano gli arrivi di turisti americani (+6 % nel 2016). Dagli States, i flussi dovrebbero essere ancora più consistenti nel 2017 in virtù di una situazione economica incoraggiante e del dollaro americano forte sull’Euro.