Cultura, scienza e ottima birra, per intenderci quella di Pilsner Urquell, rigorosamente non pastorizzata e prodotta da 170 anni con la stessa ricetta. Sono questi i punti forti della Repubblica Ceca a Expo 2015, il cui padiglione, come ha sottolineato oggi a Milano Jiri Frantisek Potuznik, commissario del padiglione Ceco per EXPO 2015, “non sarà pronto per l’1 maggio, ma per l’1 aprile”. Alla faccia dei ritardi di tanti altri partecipanti, la Repubblica Ceca prosegue a tutta birra, è proprio il caso di dirlo, con la sua tabella di marcia.
Nel contesto di una struttura realizzata secondo i dettami dell’architettura funzionalista, la più rappresentativa della Repubblica Ceca, si gusterà a tutte le ore l’ottima birra che costituisce uno dei simboli nazionali. “E che arriverà, freschissima, direttamente dalla fabbirca di Pilsen”, sottolinea Petr Dvorak, a capo di Pilsner Urquell Global Brand. Nel padiglione della Repubblica Ceca a Expo 2015 ci saranno infatti i tank Pilsner Urquell, la birra che ha cambiato la storia della birra (che prima era scura, torbida, senza schiuma e servita calda) e per finire una serie di eventi concepiti per accrescere la cultura della birra, che come ha ricordato Luca Beretta, direttore della Business Unit di Pilsner Urquell in Italia, “nel nostro Paese è ancora agli albori”.
A proposito di cultura, la Repubblica Ceca mette in mostra la propria, soprattutto nell’ambito delle scoperte scientifiche, con esposizioni di oggetti realizzati su brevetti dei propri scienziati. Largo allora alle nanotecnologie, a “invenzioni” straordinarie, come quella che permette di bonificare l’acqua senza energia aggiuntiva e che per questo può essere utilizzata anche nel deserto, a farmaci che promettono un effetto simile a quello degli antibiotici, senza gli effetti collaterali.
Un Paese pieno di fatti e cose da scoprire, quindi, che anche per questo piace sempre di più. Come ha ricordato Lubos Rosenberg, responsabile marketing e comunicazione per l’Italia in CzExpo2015, l’Ente che gestisce la partecipazione del Paese a Expo 2015, e direttore di CzechTourism Italia, i dati dell’incoming sono positivi da tutti i Paesi europei, a parte Russia e Ucraina per i noti problemi”. Per quanto riguarda il mercato italiano, il 2014 si è chiuso con 371.000 visitatori(+3,5%) e un milione di pernottamenti, a 3,7 giorni (+ 3,5%). Nella classifica incoming l’Italia è al settimo posto ma, anche grazie all’effetto Expo, punta a crescere nel 2015. A contribuire al risultato, anche la posizione strategica del padiglione, che è il primo che si incontra entrando nell’esposizione universale. “Impossibile non trovarlo e, almeno prima di andarsene, impossibile resistere alla tentazione di una birra”.