Arriva la prima causa per coda a Expo. Negli ultimi, affollatissimi giorni le attese per visitare padiglioni e attrazioni sono davvero “corpose” e il livello di insofferenza per le file è cresciuto a tal punto che un consumatore ha deciso di passare alle vie legali. E il Codacons annuncia di voler assistere in giudizio il cittadino romano, che “ha dovuto rinunciare alla visita interna dei padiglioni a causa delle file smisurate ed insostenibili”.
Si tratta della prima causa italiana contro Expo, che verrà presentata settimana prossima al Giudice di pace di Roma. Il visitatore mancato chiede il rimborso integrale del costo del biglietto in relazione all’impossibilità materiale di usufruire del servizio acquistato, ovvero la visita a Expo, “per responsabilità contrattuale attribuibile all’organizzazione dell’evento, oltre al risarcimento del danno morale subito”.
Il Codacons ha inserito sul suo sito un modulo standard per chiedere il rimborso dei soldi spesi per il biglietto. Chiunque potrà presentarlo in modo autonomo al giudice di pace della propria città, anche senza l’assistenza di un avvocato.