Non saranno solo gli orientali, cinesi in primis, ad affollare il prossimo anno il sito dell’Esposizione Universale. “Un milione di persone” è il numero dei visitatori provenienti dall’America Latina che secondo le stime saranno a Milano per l’Expo. Lo afferma Alessandro Mancini, responsabile turismo e ticketing dell’Esposizione. L’America Latina rappresenta “un’opportunità per l’Expo”, ha dichiarato all’Ansa Mancini a Buenos Aires, dove ha preso parte ad un evento di presentazione alla presenza dell’ambasciatore Teresa Castaldo, del console generale Giuseppe Scognamiglio e di esponenti del mondo imprenditoriale.
“I paesi del subcontinente saranno presenti nei cluster e nei padiglioni, che presentano una gamma di proposte molto ampia: sono infatti attrattivi e fantasiosi, richiamano il tema chiave dell’Expo e incarnano lo spirito dei paesi della regione”, ha sottolineato Mancini.
“E’ vero che la presenza dell’Oriente, per esempio della Cina, sarà massiccia. Ma è vero anche che i padiglioni latinoamericani sono innovativi, accattivanti e interattivi“, ha aggiunto Mancini, ricordando la tradizione del cibo e la cultura alimentare dell’Italia. “L’America Latina non è da meno: basta ricordare le immagini e incisioni inca e maya che parlavano proprio di cibo. Nel subcontinente la cultura gastronomica certo non manca”. “L’Expo rappresenta quindi un’occasione per i paesi latinoamericani per presentarsi a Milano ma – puntualizza – per noi è un’opportunità al fine di coinvolgere, per esempio, le diverse comunità sudamericane residenti in Italia, quali le collettività del Perù o dell’Ecuador”.