Ha pensato di lasciare Giuseppe Sala, il commissario e amministratore delegato dell’Expo 2015 di Milano, sentendosi tradito dal suo vice Angelo Paris, arrestato insieme ad altre sei persone, tra cui i “famosi”imputati nella prima tangentopoli milanese Primo Greganti e Gianstefano Frigerio. Dimissioni dovute allo “sconforto e alla sfiducia per essere stato tradito da un collaboratore” fa sapere il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che però aggiunge anche come “Sala abbia un po’ ereditato parte della struttura, e proprio quelle persone colpite nell’inchiesta”. Tra cui proprio Paris, il direttore pianificazione acquisti di Expo 2015, in orbita Expo fin dai tempi della candidatura di Milano.
Proprio Pisapia ha incontrato il governatore Roberto Maroni per trovare il sostituto di Paris, “una persona che abbia competenza e professionalità, che provenga dal di fuori della struttura EXPO, e che abbiamo già individuato” ha detto il sindaco, affermando che anche il governatore è d’accordo con lui. Un’alleanza, quella tra Comune e Regione, degli opposti, ma che ha già funzionato nella vicenda della minacciata chiusura del volo di Emirates da Malpensa a New York. Importante poi la sottolineatura che i “cantieri non subiranno alcun blocco”, anche secondo quanto detto dalla Magistratura indagante.
Intanto un amareggiato Sala incontrerà martedì il premier Renzi per informarlo sullo stato dei lavori e sulla situazione della società di gestione dell’EXPO che, non dimentichiamolo, è il più grande investimento fatto dal governo italiano negli ultimi anni.