Tecnologia e, ancora, Expo protagonisti nel secondo giorno del BizTravel Forum che si tiene al MiCo. Sul palco anche Enrico Gasperini, founder e presidente di Digital Magics, che si divide, come altri del resto, nelle due manifestazioni che si tengono in contemporanea nel Centro congressi di Milano (leggi Iab Forum: la crescita inarrestabile dell’advertising online). Gasperini ha parlato della situazione del digitale in Italia, molto arretrato; “perché durante l’Expo saremo giudicati dai visitatori anche dal punto di vista digitale – dice -. Gli stranieri sono abituati a comprare qualsiasi cosa online e l’Expo deve essere una vetrina anche del Made in Italy anche in questo settore, e deve un’occasione per digitalizzare il paese. Il digitale italiano conta per 2 punti del Pil, in Gran Bretagna 8, In Francia o in Germania 5 o 6. E lo stesso vale per l’incoming turistico. Dal 2 potremmo crescere per entrambi i settori a cifre molto più alte. E sono questi i settori che, secondo gli analisti, possono spingere l’economia italiana”. Ecco il perché proprio Uvet lancerà in vista dell’Expo, ma anche per il dopo Expo, Tripitaly, un sito di eCommerce turistico dove vendere al meglio l’Italia: “Partiremo in un mercato già saturo ma contiamo molto su quanto il gruppo Uvet può mettere in campo. Dalla sua grande offerta da scaffale a quella personalizzata dalle imprese consorziate in Italy&you” spiega in una sessione dedicata alla spiegazione del portale il ceo del sito Lorenzo Baroni, di cui parleremo più approfonditamente in un altro articolo.
Tecnologia che dovrà esser faro anche per l’Expo: “il sito della manifestazione è il luogo tecnologico più avanzato d’Italia – dice il direttore generale Expo Piero Galli -. E questo ci aiuterà a portare nelle casse dell’Italia ben 10,5 miliardi di euro di valore aggiunto, ci cui oltre 5 nel turismo. I 148 paesi partecipanti, tra cui si è aggiunta ultimamente anche l’Olanda, investono 1,1 miliardi di euro. E tutto questo malgrado lo scarso aiuto di Enit e delle regioni”.
Regioni tra cui vi è anche la Lombardia, difesa però da Fabrizio Sala, sottosegretario all’Expo 2015 per la regione: “Noi siamo gli unici tra i soci dell’Expo che abbiamo acquistato uno spazio all’interno del sito, per il quale abbiamo indetto un bando per le società lombarde; con un investimento di 3 milioni di euro abbiamo ricevuto 33 progetti per 12 milioni. Expo per noi è uno spot è un banco di prova per le istituzioni. Perché deve essere uno strumento che ci permetta di attirare capitali dall’estero”. Per poi lanciare, per tornare al tema tecnologico, progetti come E015, ovvero un ambiente digitale che consente di far parlare tra loro i sistemi informatici di attori pubblici e privati che operano sul territorio in molteplici settori: trasporti, accoglienza, turismo, cultura, spettacolo: “dove vi sono già più di 250 aziende presenti” afferma Galli.
Ma se si parla di tecnologia non si può non turare in ballo Travelport, qui rappresentato da Damiano Sabatini, vice president western Europe del gds americano: “la sfida poi è portare qui tutti i visitatori dell’Expo e noi siamo pronti per farlo grazie alla nostra piattaforma di distribuzione dove possiamo offrire anche i pacchetti costruiti da Uvet. E aiutare a spingere l’Expo anche nelle mete lontane. Trascurate per troppo tempo dal vettore nazionale che ha preferito concentrarsi sul domestico e sull’Europa, dove è stato attaccato dalle low cost”. Anche il mondo dell’ospitalità si è preparato all’evento, “con molti alberghi che si sono ristrutturati” come dice Bernabò Bocca, presidente Federalberghi in un video, intervistato dal moderatore Oscar Giannino.
E naturalmente anche Uvet è pronta: “Sull’Expo ci abbiamo creduto 2 anni fa quando al Biztravel Forum venne Sala (il commisario unico dell’evento, ndr). Per cui ci siamo strutturati con nuove società, una per gestire i rapporti con in paesi e una che si occupa della gestione dei flussi. Pensiamo che Expo possa essere una scossa per l’economia italiana. Così come lo sarebbe uno shock fiscale con un taglio di 20 punti di pressione fiscale” afferma il padrone di casa Luca Patané, strappando un facile, quanto amaro, applauso alla platea.