Si chiama “Expo e Territori” il progetto che verrà presentato oggi a Roma. Obiettivo: portare in primo piano l’Italia, quella bella, vera, autentica, in occasione dell’Esposizione universale. Un progetto, anticipato dalle colonne del Corriere della Sera, che va nella direzione giusta e fortunatamente sposta l’attenzione dalle polemiche e dalle vicende giudiziarie. Di Agenda Italia, sostenuto da gran parte del Governo e ovviamente dalle 20 Regioni Italiane, il progetto piacerà ai milioni di stranieri attesi a Milano e li accompagnerà anche nelle altre parti dello Stivale. Expo e Territori, in estrema sintesi, è una summa del meglio del Made in Italy da scoprire attraverso 25 itinerari “del gusto e della cultura” distribuiti in tutto il Belpaese. Una sorta di Grand Tour che mette insieme il bergamotto calabrese e Pompei, i Sassi di Matera e il pesto genovese, lo squacquerone romagnolo e Villa Adriana a Tivoli, l’Etna, la chianina e la Villa Reale di Monza. E poi le ville palladiane, la Val di Noto e le cantine della Franciacorta, fra le tante località. Il budget dell’iniziativa è di tutto rispetto: 20 milioni di euro, per una squadra di fuoriclasse che comprende 80 prodotti tipici, 20 siti Unesco e oltre 150 tra musei e luoghi di interesse culturale. Le candidature dei luoghi top sono state avanzate direttamente dalle Regioni, e poi vagliate dai ministeri delle diverse competenze (Politiche agricole, Esteri, Beni e attività culturali e turismo, Istruzione e ricerca, dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica). Complessivamente, i Comuni coinvolti sono 320: si sono impegnati, insieme alle istituzioni responsabili, a mantenere aperti i vari musei e siti dalle 10 alle 20, per l’intera durata – sei mesi – dell’Esposizione Universale.