Saranno più di 17 mila, raccolti in oltre 700 iniziative diverse, gli appuntamenti a Milano e dintorni da maggio a ottobre. Ecco, in sintesi, il programma di ExpoinCittà, il progetto voluto dal Comune per l’Esposizione universale, presentato oggi a Milano. Un cartellone sempre aggiornato in tempo reale – e lo sarà fino all’ultimo giorno della kermesse – su quanto la Grande Milano ha da offrire, dai concerti all’aperto agli eventi di moda e design, dalle mostre agli spettacoli in teatro e alle attività per bambini.
“Abbiamo creato 10 parole chiave di orientamento: grazie al nostro partner Vodafone verrà realizzata una app che consentirà di orientare chi vorrà fare esperienza in Expo in città. E’ tutto in autofinanziamento, ExpoinCittà è una cabina di regia, uno strumento di selezione che consente di mettere in visibilità tutto ciò che accade” ha detto Claudio Artusi, coordinatore di ExpoinCittà.
Alla partnership di Camera di Commercio si è aggiunta quella di Vodafone Italia, Intesa Sanpaolo e Edison, in qualità di main sponsor. “Metteremo a disposizione dei visitatori la sede storica di Edison in Foro Bonaparte e si comincia con un programma di premi Nobel: con Fabiola Gianotti il 23 maggio direttrice del Cern di Ginevra. La cosa più importante è l’innovation week dove daremo spazio alle start up” ha aggiunto Andrea Prandi, direttore relazioni esterne e comunicazione di Edison.
Tra gli eventi di Expoincittà spiccano: alle Gallerie d’Italia le mostre “La Grande guerra – arte e artisti al fronte” da aprile ad agosto e da settembre quella dedicata ad Hayez, la grande mostra di Leonardo dal 16 aprile al 19 luglio a Palazzo Reale. Per la musica il 28 maggio il concerto di Radio Italia, il 30 quello della Filarmonica della Scala, in piazza Duomo. Per i bambini la location chiave è il Muba alla Rotonda della Besana.
“ExpoinCittà non sarà solo un ricco palinsesto di eventi, ma rappresenta un vero e proprio laboratorio di sviluppo economico. Milano sarà the place to be, un luogo dove bisogna assolutamente essere” ha aggiunto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano.