Antonino Pulvirenti e Stefano Rantuccio, rispettivamente ex presidente e amministratore delegato della compagnia aerea low cost Wind Jet, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Catania nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta della compagnia aerea che nel 2012 aveva sospeso i voli lasciando a terra centinaia di passeggeri in pieno agosto e senza lavoro oltre 500 persone.
La Procura ha chiesto e ottenuto le ordinanze di custodia ai domiciliari per i due indagati e il sequestro di oltre cinque milioni di euro.
Le indagini erano partite lo scorso luglio ed erano relative all’ammissione al Concordato preventivo del 19 ottobre 2013: l’accusa di bancarotta fraudolenta è stata formulata dopo la scoperta di un passivo di oltre 238 milioni di euro con operazioni dolose che sarebbero cominciate già nel 2005. Tra queste la valorizzazione del marchio Wind jet, ceduto alla Meridi, società di supermercati dello stesso Pulvirenti, per un importo di 10 milioni di euro e considerata operazione fittizia da parte degli inquirenti.
Secondo l’accusa gli organi societari si sarebbero avvalsi del contributo di società estere per stime “di comodo” dei beni di Wind Jet certificando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro.