“Le previsioni per il mese di settembre inducono a guardare con fiducia all’evoluzione della stagione estiva, che è stata sin qui caratterizzata da un andamento medio a macchia di leopardo, nel complesso non eccezionale”. Sono le parole del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento di un’indagine sulle vacanze degli italiani, realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions.
Secondo i dati raccolti il 21,1% degli italiani che andranno o sono andati in vacanza durante l’estate 2018, farà almeno un giorno di vacanza nel corso del mese di settembre. Si tratta di un dato in netta crescita rispetto al 14,9% del 2017 ed al 13,9% del 2016. Inoltre per il 19,5% si tratterà della vacanza principale (contro il 12,4% del 2017 e il 9,2% del 2016): quasi un italiano su 5 contro meno di uno su 10 di due anni fa.
Nel mese di settembre 2018, sono quindi attesi in alberghi, campeggi e strutture ricettive complementari più di tredici milioni di turisti. Il flusso è in costante crescita: negli ultimi dieci anni (2017/2008) gli arrivi sono aumentati di oltre il 36% (+52,7% per gli stranieri e +18,8% per gli italiani).
“Gli italiani stanno imparando a sfruttare i vantaggi della vacanza a settembre – sottolinea Bocca – tra cui spiccano la bellezza dei posti senza affollamento e senza code e la possibilità di usufruire di prezzi più competitivi.”
Nel mese di settembre, le imprese del turismo danno lavoro a quasi un milione e centosessantamila lavoratori, che scendono a quasi novecentotrentamila a novembre.
“Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi – conclude Bocca – si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione, con effetti concreti per quasi duecentotrentamila persone, in massima parte di giovane età: più del 71% ha meno di quarant’anni e più del 47% meno di trenta”.