La Francia boccia l’aumento della tassa di soggiorno e Federalberghi invita gli amministratori italiani a seguire lo stesso esempio. Un invito rivolto soprattutto al Sindaco di Roma, dove è recente la proposta di portare la tassa a 7 euro a notte. Oltralpe invece è stato respinto il tentativo di aumentare l’importo del balzello da 0,20 ad 1,5 euro, sulla base di quanto deciso dai singoli comuni.
Nell’ambito di una manovra correttiva di bilancio, all’Assemblea Nazionale era stato proposto e in prima battuta approvato, un aumento della tassa di soggiorno ad un massimo di 8 euro.
Il Ministro degli Esteri, Laurent Fabius che ha competenza sul turismo, si è detto fortemente contrario e ha definito l’eventuale aumento totalmente contrario alla promozione del turismo, che è una priorità per l’impiego e l’equilibrio dei conti esteri della Francia. A seguire quindi, l’Assemblea Nazionale ha respinto la proposta.
“Ci auguriamo che la scelta francese – commenta il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca– costituisca un esempio per l’Italia, rammentando al Paese l’importanza economica del settore e, nel contempo, un monito per il Comune di Roma, inducendolo a recedere dalla assurda proposta di portare la tassa fino ad un massimo di 7 euro a notte a persona”.
Secondo l’ultimo Rapporto sull’Imposta di Soggiorno di Federalberghi, a fine giugno i Comuni italiani che hanno applicato l’imposta di soggiorno sono 651 (rispetto ai 510 del 2014), gli introiti previsti dall’imposta per il 2014 ammonteranno a 354 milioni di Euro (rispetto ai 268 milioni di Euro del 2013) e l’importo oscilla da un minimo di 0,20 Euro ad un massimo di 5 Euro.