Per Federalberghi, a Malpensa ci sono troppi hotel. L’allarme è lanciato da Federalberghi Vares: a far riflettere, come riporta il quotidiano locale la Prealpina, è il confronto tra il 2000 e il 2015. Nel 2000, dopo 2 anni dall’inaugurazione dello scalo, le strutture alberghiere presenti in un raggio di 10 chilometri erano 21, per un totale di 578 camere e 1082 posti letto. Nel 2015 le strutture sono salite a 35 per 2648 camere e 5260 posti letto. “Gli investimenti sono stati fatti con precise premesse di sviluppo dello scalo. – chiarisce Guido Brovelli, presidente di Federalberghi Varese – Eppure le ultime notizie sul futuro di Malpensa non sono per nulla confortanti”. Anche se l’occupazione delle camere fra settembre e ottobre ha superato il 90%, garantendo una redditività del 54% superiore, già nei mesi di dicembre e gennaio alcune strutture hanno chiesto nuovamente gli ammortizzatori sociali per salvaguardare i livelli occupazionali in brughiera. Brovelli lamenta “segnali a dir poco ambigui”. Da una parte il decreto Lupi, che ha favorito lo spostamento dei voli verso Linate per tutto il periodo di Expo, dall’altra i molti soldi pubblici spesi per completare le infrastrutture di collegamento, viario e ferroviario: se da una parte si investono fondi pubblici e dall’altra si decide per decreto di depotenziare lo scalo, conlude Brovelli, il futuro di Malpensa continuerà a essere incerto.