Sulla scia di quanto accaduto in Francia, dove il 18 giugno scorso un tribunale ha vietato le clausole di parity rate, Federalberghi ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio “per richiedere la definitiva abolizione dei patti di parity rate, clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell’intermediazione, che non consentono all’albergo di pubblicare “in chiaro” sul proprio sito internet alcune soluzioni che sarebbero molto più vantaggiose per la clientela”. In questo articolo trovate le motivazioni complete che hanno spinto Federalberghi a questa azione.
“Considerato che i tempi tecnici di definizione del ricorso non saranno immediati, – ha commentato il Direttore Generale di Federalberghi, Alessandro Nucara– chiediamo al Governo di intervenire con urgenza, vietando per legge queste clausole vessatorie, al pari di quanto è avvenuto in Francia pochi giorni fa”.
Per lo stesso motivo Federalberghi ha lanciato una campagna video, che riportiamo in questa pagina, dal titolo “Fatti furbo!” che invita i consumatori a chiedere direttamente all’albergo che vogliono prenotare una tariffa migliore. I video informativi sono a disposizione degli alberghi che volessero utilizzarli per promuovere la propria struttura.
“I video, in italiano e in inglese, hanno la funzione di portare a conoscenza del consumatore quanto finora ha sancito l’Antitrust. -spiega Nucara- A partire dal 1º luglio, infatti, chi viaggia per vacanza o per lavoro in Italia potrà beneficiare di una importante opportunità: in applicazione delle nuove regole gli alberghi italiani, se contattati direttamente, potranno offrire condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali, in termini di prezzo o di servizi aggiuntivi. Un’opportunità in più in vista delle imminenti vacanze estive”.