Fiavet ha citato in giudizio Lufthansa per la decisione unilaterale di azzerare – di fatto – le commissioni. Secondo la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, come si legge in una nota, la commissione non può essere ridotta unilateralmente.
“La commissione dell’1%, e meno che mai quella dello 0,1%, non è assolutamente una remunerazione, né tantomeno congrua a fronte del servizio di intermediazione svolto dalle imprese di viaggi, che sostengono costi annui significativi e ben superiori per mantenersi all’interno dell’accreditamento IATA”.
Dopo aver raccolto per mesi prove che dimostrano la fondatezza della propria richiesta, Fiavet ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria.
“Avremmo preferito trovare un accordo con il Gruppo Lufthansa – sottolinea il presidente Fiavet Jacopo De Ria – ma la loro decisione unilaterale, e il rifiuto a dialogare con la Federazione che rappresenta la categoria della distribuzione, non ha lasciato alcuno spazio a un normale confronto sul rispetto delle Reso IATA e sui diritti degli agenti di viaggi che vendono la biglietteria aerea”.