Secondo un’Indagine Fipe-Confcommercio, a luglio e agosto oltre il 60% dei turisti che hanno trascorso le proprie vacanze in Italia hanno scelto il mare. Meno bene invece sono andati i centri urbani come Venezia, Verona, Roma e Firenze.
Ancora pochi poi, i visitatori provenienti d’oltreoceano e d’oltremanica, mentre c’è stato “il ritorno di tedeschi e francesi, con benefici per tutte le regioni” rimaste in zona bianca a luglio e agosto. Complessivamente, sottolinea una stima di Coldiretti/Ixé, mancano comunque all’appello 4 milioni di vacanzieri d’oltre confine.
Come detto, il turismo di questi mesi si è diretto verso le località balneari come prima scelta. In particolare, prosegue la survey, a luglio è andata “molto bene” per gli operatori della Costiera romagnola, di quella ligure, del Nord della Sardegna e della costiera adriatica/abruzzese; soddisfazione anche a Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Lago di Garda, Salento, Sud Sardegna, Costiera sorrentina/amalfitana, isole siciliane, costiera laziale e montagna in Trentino. L’agosto, invece, è stato “molto positivo” per il 15,6% del campione di ristoratori e gestori di bar e spiagge, con “ottime performance” sulla costiera ligure e adriatica, in Salento e Sicilia orientale. Andamento come nel 2020 per il 25% del campione consultato in particolare nel Nord della Sicilia, Sud della Sardegna, costa laziale e montagne bellunesi. Nel resto delle principali destinazioni turistiche (spiaggia, montagna e lago), il giudizio “positivo” ha riguardato il 46,9% dei gestori.
Nonostante la ripresa delle attività a pieno regime e l’incremento degli incassi per i pubblici esercizi pari a tre miliardi di euro rispetto a un anno fa, i fatturati di bar e ristoranti sono ancora lontani dal periodo pre crisi. Rispetto all’estate 2019, l’ultima prima del Covid, spiega ancora Fipe-Confcommercio, la ristorazione ha incassato circa 2 miliardi di euro in meno