Prosegue la crescita del turismo di lusso, nonostante le incertezze legate a inflazione e aumento dei costi. La conferma arriva da Duco Travel Italy 2023, tenutosi a Firenze, con la presenza di Enit e Toscana Promozione Turistica. L’evento si è svolto al St. Regis & The Westin Excelsior.
In Italia, il turismo di lusso rappresenta un’importante fonte di sviluppo economico per molte città, prime tra tutte Firenze, Venezia e Roma, e diverse regioni. La Toscana, appunto, che è una delle destinazioni preferite per i turisti di alta e altissima gamma, grazie alla sua ricca cultura, ai paesaggi che offre e alla presenza di alcune delle più rinomate tenute vinicole del mondo.
In particolare, l’offerta di alloggi di lusso come ville, castelli e resort è stata la categoria che ha registrato la maggiore crescita, con un aumento del 12% rispetto al 2019. I turisti di lusso provenienti dall’estero sono stati oltre 3 milioni nel 2022, con una spesa media di 4mila euro a persona.
Firenze, Venezia e Roma tra le mete più ambite
In particolare, le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma continuano a essere le mete più ambite, seguite dalle località costiere e montane di prestigio. La clientela di questo settore, soprattutto a seguito della pandemia, continuerà a ricercare privacy, spazio, sicurezza, qualità e cura dei dettagli. In precedenza, fattori intangibili come unicità, avventura e personalizzazione, hanno giocato un ruolo cruciale nel raggiungimento della soddisfazione del cliente alto spendente. Tuttavia, essere in grado oggi di combinare la preparazione professionale e la perfezione del comfort da offrire può dare un vantaggio ai fornitori di servizi di lusso. Nel 2020, si stima che il turismo del lusso (domestico e internazionale) abbia generato ricavi per 511 miliardi di dollari a livello globale (dati dell’ufficio studi Enit su stime Statista).
L’Italia è riuscita a mantenere una buona quota di mercato estero (25%). L’incidenza internazionale è risultata più alta rispetto alle performance delle tre destinazioni che la precedono in classifica nel 2020, ossia Germania (10%), Francia (12%) e Regno Unito (2%). In questo contesto, per l’Italia l’aumento medio 2020-2024 stimato è del +26% per le entrate da turismo del lusso domestico e del +31% per quelle internazionali. Nel 2024 l’incidenza estera prevista passa al 28%.
I viaggiatori che trascorrono notti in hotel a 5 stelle sono oltre 11,7 milioni. La componente internazionale rappresenta quasi il 76% del totale presenze. Nel 2020 si passa a poco più di 4 milioni di presenze di cui 2,2 milioni straniere (54,9% sul totale) e 1,8 milioni italiane (45,1%). Nel 2021 le notti complessive risalgono a circa 7 milioni. La quota parte più alta è sempre riconducibile alla clientela internazionale: il 59,6% di presenze, pari 4,1 milioni con una permanenza media complessiva è di 3 notti.
“Si sta puntando sul concetto di lusso come autenticità dell’esperienza dell’eccellenza italiana, il vero lusso italiano esprime la possibilità di poter fruire della meravigliosa bellezza italiana – sostiene Maria Elena Rossi, direttore marketing Enit – L’Italia comunica il lusso in modo differente a seconda delle nazioni. La sensibilità culturale nel declinare i diversi messaggi abbraccia il lusso nascosto nei Paesi Bassi, un lusso raffinato e non scontato in Francia, un lusso ecosostenibile in Svezia e così via. Anche nella pianificazione delle campagne influencer, il mondo del lusso è una costante per Enit”.