Il molo D dell’aeroporto di Roma Fiumicino è stato messo sotto sequestro preventivo dalla Procura di Civitavecchia. Dopo l’incendio dello scorso 7 maggi nel Terminal 3 dello scalo che lo aveva colpito, il molo D era stato chiuso, ma era stato successivamente riaperto il 18 maggio, “non riscontrando alcun rischio per la salute di lavoratori e passeggeri”. Ma la situazione in realtà era diversa: secondo quanto trapelato, infatti, la Procura avrebbe deciso il sequestro dopo che le ultime analisi effettuate dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) hanno riscontrato nell’area la presenza di diossina dieci volte superiore ai livelli normalmente riscontrati in situazioni analoghe. Sin dai giorni successivi all’incendio i sindacati avevano la situazione di rischio per la presenza nell’aria di sostanze tossiche e cancerogene e nei giorni scorsi molti aeroportuali e dipendenti degli esercizi commerciali che lavorano al Terminal 3 hanno accusato malori.
In una nota, Adr Aeroporti di Roma ha definito il sequestro “ingiustificato”, precisando che “nel provvedimento emesso dal magistrato non si fa alcun cenno alla diossina, che, tra l’altro, è stata sempre rilevata al di sotto dei limiti internazionali”.