Tra giugno e agosto scorsi, un volo su cinque partito da un aeroporto italiano ha subito un ritardo. È ciò che emerge da un’indagine condotta da flightright.it, il portale online dedicato ai passeggeri che intendono richiedere un risarcimento a causa di voli in ritardo, cancellati o in overbooking.
Un dato peraltro in aumento rispetto all’anno scorso, del 27%: sui 431.000 voli che hanno fatto scalo negli aeroporti italiani, circa 94.680 (il 22%) non sono giunti a destinazione all’ora prevista. Flightright stima che piu di 235.700 passeggeri italiani abbiano potenzialmente diritto ad un rimborso complessivo di oltre 95 milioni di euro di indennizzo per voli in ritardo o cancellati solo nel periodo giugno-agosto.
“I passeggeri italiani hanno fino a 18 mesi di tempo per chiedere un risarcimentose la destinazione è in Europa e 12 se la località si trova al di fuori dei confini europei. Per questo motivo, c’è ancora tempo per chiedere un rimborso per i ritardi di questa estate – spiega Marek Janetzke, Managing Director di flightright. “Sono sufficienti tre ore di ritardo per avere diritto ad un risarcimento di circa 250 euro. Il rimborso può raggiungere un importo massimo di 600 euro a passeggero, a seconda della lunghezza del volo e del ritardo. Purtroppo molti passeggeri non sono consapevoli dei loro diritti.”
I più ritardatari sono stati i voli in partenza da Roma-Fiumicino e diretti a Barcellona, seguiti dai voli decollati dagli aeroporti di Venezia e Roma con destinazione Londra-Gatwick.