La Parigi culturale si arricchisce di altri due gioielli. Domani, infatti, viene inaugurato la Fondazione Louis Vuitton, il grande museo progettato dall’architetto Frank Gehry, e di cui avevamo dato notizia tempo fa. La struttura, di 11 mila mq, di cui 4 mila mq dedicati al museo, richiama le forme del Guggenheim Bilbao, progettato dalla stessa archistar canadese, e commissionata nel 2001 da Bèrnard Arnault, presidente e ceo di LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy), che la gestirà per i prossimi cinquant’anni, per poi passare nelle mani del Comune di Parigi.
La struttura, chiamata Iceberg dai media francesi, oltre al museo permanente propone 11 gallerie per mostre ed esposizioni temporanee nonché un auditorium da 350 posti. Il costo dell’operazione e di circa 100 milioni di euro, per un edificio che porterà ancor più turisti al Bois de Boulogne, dove si trova la Fondazione, a fianco del Jardin d’Acclimatation, tra la Torre e i grattacieli de La Défense.
Il secondo “gioiello” non è altro che una riapertura dopo ben 5 anni di chiusura. Si tratta del Museo Picasso, che ha riaperto pochi giorni fa dopo un restauro costato 52 milioni di euro e che ha portato con sé una serie di polemiche. Per il costo, naturalmente, lievitato nel corso dei lavori di 22 milioni, ma anche per la lunghezza dei degli stessi, durati 5 anni invece dei due previsti. Una terza polemica riguarda il licenziamento della direttrice del museo, Anne Baldassari, da vent’anni alla guida dello spazio museale, difesa però da Claude Picasso, il figlio dell’artista, che donò diverse opere al comune di Parigi. Il museo è ospitato un un edificio settecentesco nel cuore del Marais e con i lavori ha raddoppiato il suo spazio espositivo, dove danno bella mostra di sé 5.000 dipinti, disegni, sculture, ceramiche, fotografie e documenti del grande pittore spagnolo.