“Siamo orgogliosi che sia stata scelta Napoli come sede del meeting ma siamo altresì rammaricati che i ministri del Turismo dell’Unione Europea conosceranno la città esclusivamente dalle finestre del Museo di Capodimonte blindato per l’occasione e osserveranno velocemente Napoli solo a bordo delle auto di rappresentanza”. E’ polemico il benvenuto che il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, dà alle delegazioni in arrivo in città per il Forum europeo del Turismo. “E’ un’occasione persa – continua Maddaloni – per dare un significato concreto alla presenza dei vertici di governo dei Paesi dell’Unione Europea nell’anno del Semestre italiano, e per dare un segnale forte di vicinanza e soprattutto di operatività nei confronti del sistema delle imprese e dei rappresentanti del comparto che operano, tra mille difficoltà, in un territorio ad altissima vocazione turistica e trascurato, ancora una volta, da chi ha responsabilità di governo nazionale la cui unica attenzione è stata quella di invitarci, quale corollario, alla cena di gala alla Meridiana e di cui possiamo fare volentieri a meno”.
Nei giorni scorsi, Maddaloni aveva lanciato un appello al ministro del Turismo e dei Beni Culturali, Dario Franceschini, nel corso dei lavori del Consiglio generale di Confcommercio, affinché fossero coinvolte le associazioni imprenditoriali e il sistema camerale nel definire occasioni di confronto con l’intera rappresentanza delle imprese sui temi del turismo sostenibile nelle città e anche nelle mete a sviluppo non ancora maturo, partendo proprio dal capoluogo partenopeo e dalle potenzialità turistiche dell’area metropolitana napoletana.
“Una scelta che penalizza lo sforzo di tanti operatori nazionali e locali impegnati nella valorizzazione dei beni culturali in chiave turistica – ha aggiunto Maddaloni – che va nella direzione opposta alle dichiarazioni di principio del ministro Franceschini, il quale ha più volte evidenziato il valore delle vocazioni dei singoli territori, da esaltare attraverso la conoscenza del nostro immenso patrimonio storico e culturale, oggi colpevolmente e senza ragione alcuna ‘oscurato’ ai rappresentanti dei governi dei Paesi dell’Unione europea riuniti accidentalmente presso il museo di Capodimonte”.