Europa come prodotto turistico che si presenti sul mercato globale con un brand unico che investa nelle sue diversità.
E’ una delle principali proposte emerse dal Forum Europeo del Turismo in corso a Napoli. Annunciando l’ipotesi che sarà discussa nella prossima riunione dei ministri europei in programma il 25 novembre, il ministro italiano Dario Franceschini ha messo in evidenza le peculiarità che spingono la storia in questa direzione: “L’Europa è la più grande destinazione turistica internazionale con potenzialità enormi. Il turista che arriva nel nostro Continente viene prevalentemente per l’offerta culturale dalle città storiche ai piccoli villaggi. Nel mercato globale ci staremo sempre di più come Europa ed ogni turista che la visiterà potrà scoprirne quanta storia, quante tradizioni e quante lingue si possono attraversare in un viaggio”.
Da qui la volontà di fare investimenti forti su itinerari che attraversano più paesi legandoli e collegandoli fra loro e, secondo Franceschini, l’esigenza per i Paesi membri dell’Unione, di fare un tutt’uno delle deleghe culture e turismo, non escludendo in futuro un commissario europeo ad hoc.
Fra le altre ipotesi in discussione, quella di uniformare la burocrazia dei visti, nel rispetto della sicurezza di ogni Paese e quella, sottolineata dal commissario Ferdinando Nelli Feroci, di sviluppare le tecnologie digitali per il turismo.
Il commissario europeo ha anche avvertito che il primato europeo quale destinazione turistica leader nel mondo, è messo in pericolo da destinazioni emergenti, tanto che i flussi di arrivi tendono in percentuale a diminuire. Ha quindi spinto ad adoperarsi per migliorare la competitività delle imprese, in particolare quelle piccole e medie. In tal senso, al Forum è stata presentata una guida che spiega come utilizzare i fondi europei a disposizione del settore turistico.