Al Forum italo russo sul turismo, in corso oggi e domani al Palazzo Reale di Milano, hanno parlato istituzioni e operatori del settore. La giornata della prima edizione di questo evento è stata aperta dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia che, con momenti come questo, spera “si possa stemperare una situazione difficile che dobbiamo superare”. Pisapia si è anche soffermato sul fatto che il Turismo russo è uno di quelli in maggior crescita per Milano, “per lo shopping ma non solo. Il turismo russo non è solo Montenapoleone”, ci ha tenuto a precisare il sindaco, annunciato l’eccezionale mostra organizzata a Palazzo Reale su Chagall, “una proposta eccezionale, con dipinti che difficilmente si muovono per mostre all’estero”.
Per il Vice Ministro per la Cultura e il Turismo russo, Alla Manilova, l’anno del turismo incrociato Italia Russia è iniziato bene e gli scambi si stanno sviluppando a tutti i livelli, ad esempio in questo momento “c’è anche un incontro sul restauro tra Italia e Russia a Peterhof, la reggia degli zar a San Pietroburgo”. Su Milano afferma che è bellissima e che è tutto ben organizzato, chiedendo al sindaco Pisapia solo “di far apparire il sole”. Bene anche l’accelerazione del rilascio dei visti, uno dei problemi che ha sempre limitato lo scambio turistico tra i due paesi.
“Questo forum rappresenta il clou dell’anno incrociato del turismo tra Italia e Russa” afferma il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo della Repubblica Italiana, Francesca Barracciu. “Abbiamo fatto tanti passi avanti sull’accessibilità e sull’ospitalità (a questo proposito date un occhio a questo video, ndr), ma dobbiamo continuare a lavorare. Ad esempio abbiamo appena lanciato un sito per l’incoming russo. Ma i numeri, in un momento di crisi ci danno ragione, visto che c’è una crescita interessante, grazie anche allo snellimento dei visti. Che, però, è un tema anche e soprattutto europeo” continua Barracciu. “Abbiamo 47 milioni di visitatori stranieri ma vogliamo arrivare agli 80 dei nostri cugini d’Oltralpe, per aumentare il peso del turismo sul pil, ad oggi al 10%”.
“Hermitage e Cremlino…sono i grandi ambasciatori dell’Italia per noi russi, così come gli italiani possono conoscerci grazie ai balletti alla Scala o alla storia degli scrittori russi. Insomma siamo due popoli con tanti interscambi” ha invece sottolineato il rappresentante speciale della Federazione Russa per la collaborazione industriale Mikhail Shivdkoi.
L’ambasciatore russo a Roma Sergej Razov lancia però un allarme: “sono ottimista pe ril futuro, ma le sanzioni alla Russia hanno già iniziato a far spostare i flussi turisti da e per la Russia, verso soprattutto altri paesi asiatici. Spero che l’Italia non sia come Pantalone, che paga per tutti per colpa di queste sanzioni. Perché nel campo energetico e turistico stiamo veramente collaborando profondamente”.
Il suo corrispettivo a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, sottolinea la grande accoglienza ricevuta in Russia, “solo perchè sono l’Ambasciatore italiano”. “Con 800 mila visti quest’anno la Russia richiede più di un terzo di tutti i visti emessi da tutte le sedi consolari italiane nel mondo e in cinque anni siamo passati da 450 mila visitatori russi a oltre 1,3 milioni”.
Chiude la prima sessione della mattinata Piero Galli, direttore generale Expo 2015, che sottolinea come “l’anno prossimo ci sono pochi eventi al mondo, con l’Expo noi creiamo l’EVENTO, per il quale porteremo 20 milioni di visitatori. E lo faremo, tanto che abbiamo già venduto quasi 6 milioni di biglietti, mentre nelle previsioni ne avremmo dovuto vendere 5 in prevendita”.