Il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini fa il bilancio di due anni di governo che hanno portato cultura e turismo al top. “Più risorse pubbliche, agevolazioni fiscali per attrarre investimenti privati e incentivare il mecenatismo, 500 assunzioni a tempo indeterminato, 20 musei autonomi e una profonda riforma del sistema culturale statale”, elenca Franceschini. Ma la lista si allunga, basta ricordare le nuove misure di tax credit con più fondi per il cinema, lo sviluppo di un modello di promozione turistica digitale e sostenibile, l’istituzione dei ‘caschi blu’ per tutelare il patrimonio artistico-culturale mondiale e la nascita della Capitale italiana della Cultura.
Con queste inziative “cultura e turismo sono tornati al centro dell’azione di Governo”, dichiara Franceschini. E i risultai sono tangibili. “Dopo 8 anni il bilancio della cultura torna sopra i 2 miliardi di euro”, e la crescita del 27% delle risorse del MiBACT segna la fine della lunga stagione dei tagli. Una rivoluzione nel campo della tutela e della valorizzazione dei beni culturali che segna un’importante ricaduta positiva anche sul turismo. Il settore dopo anni di sofferenza nel 2015 torna a segnare numeri in crescita, con l’aumento delle presenze internazionali e il ritorno della domanda interna.
Ma i tre successi principali in due anni di lavoro? Secondo il ministro, “la rinascita di Pompei, il riavvicinamento dei cittadini al patrimonio culturali grazie all’iniziativa delle domeniche gratuite, e il record di 43 milioni di visitatori per musei e siti archeologici statali raggiunto nel 2015″.