Una regione, la Campania, che presenta potenzialità di sviluppo turistico, culturale e naturalistico, come nessuna al mondo. Ed Ercolano e Pompei sono le capitali dell’investimento turistico-culturale del Paese. Lo ha affermato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, durante l’inaugurazine della mostra Pompei e l’Europa 1748-1943, in cui una sezione, Rapiti alla morte, è dedicata all’esposizione di 20 calchi provenienti dell’eruzione del 79 d.C. Nel suo intervento il ministro ha affrontato il tema della collaborazione tra pubblico e privato, facendo riferimento all’investimento dell’americano Packard, che ha consentito la riqualificazione del sito archeologico. Per valorizzare il territorio e sfruttare le potenzialità di crescita il ministro ha poi affermato di lavorare col Governo all’individuazione di alcuni siti da identificare come grandi attrattori culturali, che godranno di importanti finanziamenti dell’Ue.
“Stiamo cercando di individuare i luoghi in cui il recupero del patrimonio monumentale e archeologico sia accompagnato da un grande progetto infrastrutturale – spiega il ministro – Ercolano è uno di questi, uno dei più importanti”.
Nei prossimi decenni il turismo internazionale crescerà enormemente. E l’Italia non può avere il problema del sovraffollamento “nei centri storici di Venezia, Firenze, Roma e avere tutto il resto del Paese senza la utilizzazione e lo sviluppo che merita”, ha concluso Franceschini.