Ormai del wi-fi non si più fare a meno, specie in mobilità. Smartphone e tablet sono usati per prenotare il ristorante o il museo, controllare gli orari d’apertura di un negozio o di una mostra, o semplicemente per chattare con gli amici e mandare loro foto della vacanza in tempo reale. Eppure – sembra incredibile – solo il 58,50% degli hotel italiani offre il wi-fi gratis. Fanalino di coda in Europa, al diciottesimo posto su 20 avanti solo a Grecia e Portogallo. Lo rivela l’Osservatorio sul business travel e sul turismo di HRS, il global hotel solutions provider per i viaggi d’affari: la classifica aggiornata valuta un database di oltre 250 mila alberghi nel mondo.
Il Paese più “free” d’Europa, la Svezia, ha oltre l’85% degli hotel che offrono internet senza costi. Seguono la Turchia (84,80% e prima lo scorso anno) e l’Olanda (80,70%). Paesi dell’Est come Polonia (80,5%) e Repubblica Ceca (73,9%) sono nelle prime 10 posizioni. C’è da dire però che, rispetto all’ultima rivelazione, l’Italia è migliorata (era al 53%). Inoltre, la connessione in albergo è mediamente più economico rispetto ad altri Paesi europei: un’ora di navigazione costa in media 3,10 euro. Il Paese più caro è la Repubblica Ceca, dove gli ospiti per navigare dovranno pagare, dove richiesto, 4,90 euro l’ora. Nel podio delle più care anche Spagna (4,25 euro) e Russia (4,20 euro). Molto economiche invece Svizzera, Bulgaria e Lituania rispettivamente con 1,20, 0,90 e 0,80 euro. È confermato poi il grande classico per cui è più facile trovare wi-fi gratuito nell’ostello che nel resort: più sale la categoria più sale il prezzo della connessione ad internet. E non solo: sono spesso gli hotel di lusso a richiedere un pagamento per l’utilizzo del wi-fi. E lo fanno anche pagare salato: un’ora di connessione in camera in un albergo a 5 stelle costa mediamente 7,20 euro.