È stata una bella estate per il Friuli Venezia Giulia, con arrivi e presenze in crescita soprattutto dal mercato italiano. Nel periodo maggio-agosto 2015 il totale degli arrivi nei pubblici esercizi è stato di 1.097.164 persone (475.591 italiani e 621.573 stranieri), mentre sono state 3.956.248 le presenze (1.647.214 italiani e 2.318.034 gli stranieri). Le provenienze dall’estero sono invariate rispetto alla scorsa stagione, con in testa l’Austria (35,3%) e Germania (23,7%). L’unico calo riguarda la Russia, con un 2,4% nel 2015 (nel 2014 3,9%).
Grado e Lignano insieme contribuiscono al 68% delle presenze totali e per quanto rigurda la montagna il macroambito Tarvisiano, Sella Nevea, Passo Pramollo pesa sul totale regionale il 4,9% per gli arrivi e il 2,9% per le presenze, registrando +16,175 di arrivi e +17,82% di presenze. Il macroambito Carnia rappresenta il 4% per gli arrivi (+12,26%) e il 4,7% di presenze (+ 8,72%) e infine, il macroambito Piancavallo e Dolomiti friulane rappresenta l’1,8% per arrivi e presenze del totale regionale e ha contato su un +6,29% di arrivi e un +9,28% di presenze.
Gorizia segna un exploit di arrivi e presenze rispetto a tutte alle altre città capoluogo con +127% di arrivi e +108,08% di presenze. Pordenone vede ridotti arrivi e presenze di italiani, ma il bilancio è positivo con un +2,88% totale di arrivi e un +4,99% di presenze. Trieste segna un +3,54% in più di arrivi e un +2,14% di presenze, che influiscono sul totale regionale rispettivamente del 16,3% e del 10%. Udine è l’unica con segno meno: -1,12% per gli arrivi e -2,19% nelle presenze. In entrambi i casi sono i minori afflussi di stranieri a influire.
“I dati – precisa Sergio Bolzonello, vicepresidente e assessore alle Attività produttive – rappresentano correttamente i flussi di tipo turistico e di affari, ma sono una sottostima di quelli effettivi perché il database contiene ulteriori 425 esercizi per 7480 posti letto che non hanno mai alimentato il sistema di rilevazione”.