“Per il turismo una mazzata inaspettata, serviva un maggiore preavviso”. Non usa mezzi termini il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in una intervista al Corriere della Sera, commentando le nuove restrizioni introdotte dal Governo con ordinanza del ministro Roberto Speranza.
“Intendo dire che il problema non è la misura in sé, ma l’assoluta impossibilità da parte degli operatori del settore di programmare l’attività. Una misura così, introdotta dall’oggi al domani, crea enormi problemi a chi doveva mettersi in viaggio. Se proprio andava fatto, poteva essere stabilito con un preavviso di una settimana”, ha proseguito. Adesso, bisogna puntare piuttosto sulla comunicazione. Serve la capacità di “trasferire messaggi corretti, come, per esempio, che si può andare in montagna a sciare anche se una regione è arancione”.
Ma il ministro è tornato a chiedere anche l’apertura di nuovi corridoi turistici, verso Cuba, Capo Verde, Oman e Yucatan, “che sono Paesi sicuri, dove si può andare in sicurezza”.
Infine, è in arrivo uno stanziamento aggiuntivo per il turismo, “in ragione del fatto che il fondo per il Bonus vacanza non è stato interamente utilizzato e che esisteva l’impegno a destinare l’eventuale residuo al turismo”. In tutto, si tratta di circa 280 milioni. “Questi fondi non utilizzati vanno in scadenza il 31 dicembre, poiché questo era il termine di validità del bonus, quindi, tanto vale provvedere con una nuova copertura. Credo che almeno 100 milioni siano necessari per integrare le risorse già esistenti. A bilancio abbiamo 150 milioni per le aziende in crisi e altri 120 milioni per gli investimenti. Ritengo che 100 milioni aggiuntivi siano indispensabili per dare risposta alle difficoltà che il settore vivrà nei primi mesi del 2022″, ha concluso il ministro.