Mancano 250mila addetti per l’estate nel settore turistico e la colpa è del reddito di cittadinanza. Dopo il successo delle vacanze di Pasqua l’ottimismo per l’estate 2022 si scontra però con la mancanza di addetti a causa del reddito di cittadinanza.
Lo ha sottolineato mercoledì il ministro del turismo Massimo Garavaglia durante il question time alla Camera, spiegando come il Reddito incide soprattutto nei casi di rapporti di lavoro temporaneo o stagionale. “C’è chi preferisce fare tre giorni a chiamata e non andare oltre proprio per prenderlo”, ha detto Garavaglia.
Ecco perché, suggerisce il ministro, occorre «individuare eventuali correttivi del reddito onde attenuarne gli effetti distorsivi nel mercato del lavoro nel settore turistico: non è possibile avere una disoccupazione molto elevata e dall’altra parte mancano 250 mila addetti». E non è tutto: secondo un rapporto congiunto di Bankitalia, ministero del Lavoro e Anpal, spiega Garavaglia, «ci sono ampi margini di recupero di rapporti di lavoro proprio nell’ambito del turismo».
Per questo motivo, Garavaglia chiede che dal primo maggio anche in Italia vengano abolite tutte le limitazioni, come già avviene per i turisti stranieri, «equiparandoci a ciò che avviene negli altri Paesi».