Nel convegno inaugurale della convention 2016 di Gattinoni Mondo di Vacanze, tenutasi dal 5 al 7 maggio scorso a Ibiza, Franco Gattinoni ha voluto mettere in luce come in un contesto complesso e concorrenziale, le agenzie di viaggio hanno un ruolo importante e strategico rispetto ad altri attori, tra cui il canale online, e alcuni fondamentali punti di forza: il valore consulenziale del saper assemblare le varie parti che compongono l’esperienza di viaggio anche attraverso le diverse specializzazioni, la garanzia del prodotto che vendono, la sicurezza. Un valore che secondo uno studio dell’Asta, l’associazione Usa delle agenzie di viaggio consentirebbe di far risparmiare al cliente finale che viene in agenzia ben 400 euro a pratica rispetto alle Ota.
Partendo da queste premesse l’agenzia di viaggi, per essere vincente, deve poter avere grande visibilità: fattore che si può ottenere attraverso la tecnologia e le attività di marketing e comunicazione. Per questo Gattinoni cerca di mettere le agenzie in condizione di poter ampliare i propri orizzonti grazie a una rosa di fornitori che viene aggiornata in base all’evoluzione del mercato e non a logiche subordinate. E qui Franco Gattinoni annuncia che nel loro sistema Passepartout sono pronti ad integrare l’inventory di Booking ed Expedia: “A livello tecnologico è già possibile, stiamo definendo i dettagli a livello amministrativo”. Un integrazione che avverrà solo sul lato alberghiero mentre non c’è particolare interesse verso il settore degli appartamenti: in Passepartout c’è già un bottone dedicato a questo tipo di ospitalità.
Le due notizie messe assieme appaiono curiose: un agente di viaggio può farti risparmiare 400 euro a pratica rispetto alle Ota e poi usa Booking ed Expedia per prenotare gli alberghi. Letta così sembra stregoneria, visti gli scarsi margini sulla biglietteria aerea. C’è da cambiare nome al gruppo su Facebook: “Siamo agenti di viaggio, altro che Mago Merlino”.
In serata Franco Gattinoni è tornato sull’argomento precisando che l’integrazione segue le tendenze del mercato: gli agenti che già usano questi sistemi non avranno bisogno di uscire da Passepartout per farlo.
La consulenza dell’agente di viaggio è evidentemente altra cosa, resta però la notizia della sostanziale accettazione da parte della filiera dell’esistenza di Booking ed Expedia: già a marzo nel corso di BMT, Angelo De Negri spiegava che molte agenzie erano in fiera non tanto per incontrare i Tour Operator quanto per incontrare le Ota.
Ora che Booking ed Expedia esistano e prosperano è innegabile ed il loro sdoganamento appare più che legittimo, specialmente da un network che vuole dimostrare la propria indipendenza ed equidistanza dai tour operator. Bisogna però fare attenzione a non trasformare l’accettazione dei nuovi attori in filiera a una resa incondizionata al loro potere contrattuale perché il valore della consulenza di un’agenzia in gran parte passa da lì.