Nei primi 6 mesi di quest’anno i turisti stranieri in Giappone hanno superato i 9 milioni. Un incremento del 46% che, come riporta ilsole24ore.com, sembra dovuto anche all’interesse crescente verso nuovi itinerari e forme di turismo. Come quello che spinge i visitatori ad alloggiare negli shukubo, gli alloggi dei templi buddisti nati per dare ospitalità ai pellegrini e da qualche anno organizzati per ospitare anche i turisti stranieri. A loro viene infatti offerto un intermezzo di pace che inizia con il Gongyo, la recitazione mattutina dei sutra, e prosegue con le visite ai templi, la cucina vegana, lo Shakyo (la copiatura calligrafica dei sutra) e la meditazione serale Ajikan. Per esempio sono ben 52 gli alloggi per gli ospiti al Koyasan, il grande complesso monastico chiamato il santuario nel cielo per la sua posizione in cima al Monte Koya, nella provincia di Wakayama, sede centrale della scuola buddista Shingon, che quest’anno celebra i suoi 1200 anni.
Nel 2014 il National Geographic Traveler ha selezionato il Koyasan come unica località giapponese nella sua lista delle destinazioni Top 20 e sin dal 2009 la Michelin Green Guide Japan ha assegnato le tre stelle del viaggiatore al Koyasan, definito un luogo spirituale aperto a tutti e pronto ad accogliere anche esponenti di altre religioni.