Altro che crisi. Nel 2013 gli arrivi internazionali in Giappone hanno superato per la prima volta i 10 milioni, con un incremento rispetto all’anno precedente del 24%. E l’obiettivo è di raddoppiare. Per il 2020, anno delle Olimpiadi di Tokyo, il Governo punta infatti a raggiungere quota 20 milioni. Molti i lavori in corso, soprattutto sul fronte delle infrastrutture e in particolare degli aeroporti. Oltre ad aver aperto lo scalo di Haneda (tradizionalmente riservato al mercato domestico), ai voli internazionali, si lavora per diminuire ulteriormente il tempo di percorrenza dalla metropoli all’aeroporto di Narita. Oggi basta un’ora (erano 2 fino a poco tempo fa) e grazie agli investimenti su rotaia previsti per le Olimpiadi si dovrebbe arrivare a 30 minuti.
Nel 2013, gli arrivi dall’Italia sono stati circa 60.000, prevalentemente concentrati a Tokyo, Nagoya, Kyoto e Osaka. Insomma, gli italiani in Giappone sono super tradizionalisti e faticano a lasciare l’itinerario classico, la cosiddetta Golden Route.