Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha deciso, durante la sua 44a sessione virtuale, che si è tenuta in Cina, di inserire la città giordana di Salt nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità come ‘città della tolleranza e dell’ospitalità civile’.
“La città è sempre stata tra le massime priorità del Regno, data la sua storia e la sua atmosfera di tolleranza, solidarietà sociale e convivenza”, ha sottolineato il Ministro del Turismo e delle Antichità Nayef Al Fayez, partecipando agli incontri del Comitato.
La nomina di Salt, come ha evidenziato il ministro, è stata presentata per la prima volta nel 1995, poi nel 2017 e infine nel 2021. In questo modo, sono diventati sei i siti giordani inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale. In particolare, Salt è il primo centro urbano della Giordania a essere eletto come sito Unesco. Gli altri luoghi sono i tre siti archeologici di Petra, Amra e Umm Al Rassas, il deserto del Wadi Rum e il sito battesimale di Betania oltre il Giordano.