Per il 2017 la Giordania del turismo punta a migliorare la propria immagine e a comunicare la sicurezza. “Tra gli obiettivi del 2017 – si legge in una nota diramata dal Jordan Tourism Board – oltre a quello di dimostrare ancora una volta che la Giordania è una destinazione sicura, ospitale e con ottimi servizi, c’è la volontà di ottimizzare la campagna d’immagine, outdoor e online, sostenuta nel 2016, attraverso una forte promozione di prodotto online, in partnership con le principali OTA e con i tour operator specializzati”.
Nel 2016 il comparto turistico in Giordania ha registrato un aumento delle entrate di circa 4 miliardi di dollari, un incremento delle visite a Petra del 36,1% rispetto al 2015, Wadi Rum +113,9%, Monte Nebo del 46,1% e Madaba del 52,4%. Per quanto riguarda il mercato italiano, l’anno passato si è chiuso all’insegna della conferma del risultato ottenuto nel 2015, con 20.000 arrivi. Da notare però l’incremento delle richieste registrate negli ultimi 3 mesi del 2016, con crescite oltre la doppia cifra.
Per quanto riguarda le azioni in calendario per il 2017, l’ente turistico scommette sui viaggi avventura, grazie al lancio del Jordan Trail, un itinerario di 650 chilometri che, attraverso 52 villaggi, collega Umm Qays, la biblica Gadara, ad Aqaba, sul Mar Rosso, suddiviso in 8 segmenti. Grazie a questo nuovo prodotto, il Jordan Tourism Board e il Ministero del Turismo e Antichità puntano a far diventare la Giordania l’hub per il turismo avventura ed eco-sostenibile nel Medio Oriente. Altro segmento su cui si concentrerà la promozione, in partner con il trade, è poi quello del turismo religioso, essendo la Giordania parte della Terra Santa.