Roma vietai i droni durante il Giubileo. Una delle misure di sicurezza annunciate nei giorni scorsi sarà dunque resa operativa. Si lavora a un piano per intercettare e se necessario abbattere droni eventualmente usati per attacchi terroristici, tramite il potenziamento dei sistemi di intercettazione. “Che ultraleggeri e droni volino è un dato scontato, il tema dei temi è non farli alzare in volo”, commenta Franco Gabrielli, prefetto della capitale.
Nel corso di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata definita la distribuzione sul territorio delle forze messe a disposizione dal governo. Presidiate quasi tutte le stazioni delle tre linee della metro, i nodi di scambio e tutti i luoghi di aggregazione che possono rappresentare obiettivi terrorstici. Ma già da qualche giorno la Capitale appare ‘blindata’, con la metropolitana che brulica di agenti. E nella notte sono scattati i primi posti di blocco con controlli su tutte le auto in transito.
Ogni minimo sospetto ormai provoca allarme non solo a Roma, ma un po’ in tutte le grandi città italiane. D’altronde l’Ambasciata americana a Roma ieri ha diramato l’allerta sicurezza, oltre che per la basilica di San Pietro a città del Vaticano, al Duomo di Milano e al teatro la Scala.
Accanto a questi possibili obiettivi potenziali l’Ambasciata consiglia di prestare la massima attenzione a luoghi di riunione religiosa come chiese e sinagoghe, ma anche a ristoranti, teatri e hotel, sia a Roma che Milano. Secondo l’ambasciata “gruppi terroristici potrebbero utilizzare metodi simili a quelli usati recentemente a Parigi”. Le autorità italiane sembra che siano a conoscenza di queste minacce.
oma vietai i droni durante il Giubileo. Una delle misure di sicurezza annunciate nei giorni scorsi sarà dunque resa operativa. Si lavora a un piano per intercettare e se necessario abbattere droni eventualmente usati per attacchi terroristici, tramite il potenziamento dei sistemi di intercettazione verranno. “Che ultraleggeri e droni volino è un dato scontato, il tema dei temi è non farli alzare in volo”, commenta Franco Gabrielli, prefetto della capitale.
Nel corso di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata definita la distribuzione sul territorio delle forze messe a disposizione dal governo. Presidiate quasi tutte le stazioni delle tre linee della metro, i nodi di scambio e tutti i luoghi di aggregazione che possono rappresentare obiettivi terrorstici. Ma già da qualche giorno la Capitale appare ‘blindata’, con la metropolitana che brulica di agenti. E nella notte sono scattati i primi posti di blocco con controlli su tutte le auto in transito.
Ogni minimo sospetto ormai provoca allarme non solo a Roma, ma un po’ in tutte le grandi città italiane. D’altronde l’Ambasciata americana a Roma ieri ha diramato l’allerta sicurezza, oltre che per la basilica di San Pietro a città del Vaticano, al Duomo di Milano e al teatro la Scala.
Accanto a questi possibili obiettivi potenziali l’Ambasciata consiglia di prestare la massima attenzione a luoghi di riunione religiosa come chiese e sinagoghe, ma anche a ristoranti, teatri e hotel, sia a Roma che Milano. Secondo l’ambasciata “gruppi terroristici potrebbero utilizzare metodi simili a quelli usati recentemente a Parigi”. Le autorità italiane sembra che siano a conoscenza di queste minacce.