In occasione del Giubileo, il Lazio mette a sistema i suoi Cammini, dalla Via Francigena ai Cammini di Benedetto e Francesco. Se da Papa Francesco arriva l’invito a vivere l’Anno Santo seguendo l’antica tradizione del Cammino per raggiungere la Porta Santa, la Regione Lazio lo ha raccolto ripristinando la fruibilità di 4 antichi itinerari religiosi: La Via Francigena nel nord del Lazio, da Roma a Proceno, ai confini con la Toscana, la Via Francigena nel sud del Lazio, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise, il Cammino di Benedetto, che attraversa il Lazio da Norcia a Montecassino, il Cammino di Francesco, lungo i luoghi francescani dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa reatina. Il tutto per un’estensione complessiva di circa 1000 chilometri a difficoltà variabile, altitudini medie tra i 400 e i 600 m e vette che toccano i 1850 m della Sella di Vall’Organo.
Nei confronti dei Cammini la Regione sta attuando un piano di riqualificazione del territorio e delle sue eccellenze. Non ultimo, lo sviluppo dell’agroalimentare di qualità e a km 0, come per esempio la creazione del marchio La bisaccia del Pellegrino, che riconosce i prodotti tipici dei territori attraversati e unisce cibo, cammino, accoglienza e turismo. Ulteriore opportunità di promozione sarà la definizione di itinerari tematici sui Cammini, come la via delle abbazie, le rete delle Porte Sante, i percorsi legati alla penitenza, alle storie di santi e alle tradizioni religiose.