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Gli italiani preferiscono le guide cartacee ma con qualche sorpresaERT

Sempre più viaggiatori, ormai, si avvalgono dei propri smartphone per informarsi sui migliori itinerari, per pianificare il proprio viaggio, o, più semplicemente, per rispondere a qualsiasi esigenza durante la vacanza. Un trend che negli ultimi anni sembra essere diventato un’abitudine consolidata, a tal punto da chiedersi se i viaggiatori oggi non siano più in grado di partire per la destinazione dei sogni senza il supporto della tecnologia. Secondo quanto emerge da un’indagine condotta da eDreams, una delle più grandi società di viaggi online al mondo, che ha coinvolto 13.000 persone da Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Portogallo, Stati Uniti, Svezia e Germania, al 43% degli italiani capita ancora di acquistare guide turistiche cartacee. Un dato che, oltre a dimostrarsi tra i più alti della media europea (che si attesta sul 39%), evidenzia come la nostra nazione non rinunci al fascino della carta stampata per informarsi sulle migliori mete di viaggio.

Gli italiani sono i più inclini all’acquisto di guide cartacee

Osservando i dati più nel dettaglio, si nota che gli italiani sono un popolo di moderni navigatori, infatti il 21% di noi non rinuncia al piacere di acquistare una guida cartacea; la media più alta in Europa, in netto contrasto con il 7% del Portogallo, ad esempio, che detiene invece quella più bassa. Un altro fiore all’occhiello della lettura in cellulosa sono i nostri millennial: il 44% dei viaggiatori tra i 20 e i 29 anni acquista guide cartacee, superando di molto la media dei coetanei europei, che si ferma al 36%. Le differenze tra i due sessi evidenziano che gli uomini sono più inclini ad utilizzare mappe e guide stampate (49% rispetto al 40% delle donne), mentre le donne si affidano più spesso al proprio telefono per orientarsi (28% rispetto al 23% degli uomini).

I baby boomer però sono più smart

Un’altra sorpresa viene dalla generazione over 60: il 30% dei bambini italiani cresciuti guardando Carosello, oggi si orienta esclusivamente con il telefono. Un dato che fa riflettere, soprattutto se confrontato con quello dei millennial con la stessa abitudine, che è del 31%, e con quello degli ultrasessantenni d’Europa, che sono solo il 16%. I baby boomer più radicali, tra l’altro, non acquistano mai guide cartacee, e anche prima di partire pianificano l’intera vacanza esclusivamente online: si tratta del 39% dei viaggiatori italiani in questa fascia d’età.

L’arte di arrangiarsi (senza telefono)

Se si ritrovassero in vacanza senza telefono, perché smarrito o rubato, i viaggiatori italiani sono tra quelli che incontrerebbero meno difficoltà. Quasi la metà, infatti, ha l’abitudine di stampare sempre il biglietto aereo (con una percentuale del 49% rispetto alla media europea del 38%). Solo il 10% dei nostri connazionali parte munito unicamente della versione scaricata sul telefono, e la percentuale scende fino al 4% se si parla di chi è provvisto solo di biglietto aereo su app. Le più digitali, in Italia, sono le viaggiatrici, per entrambe le tipologie di biglietto elettronico: sul telefono (10% rispetto al 9% dei viaggiatori uomini) oppure su app (4% rispetto al 3% dei viaggiatori uomini).

Inoltre, emerge un lato più romantico: senza telefono, per il 45% di noi il problema principale sarebbe l’impossibilità di catturare i momenti magici del viaggio con le fotografie, dato che la maggioranza, ormai, non si affida più ad altri supporti. Invece, i viaggiatori che avrebbero più difficoltà ad imbarcarsi sull’aereo sono gli svedesi (36%). In generale, gli italiani sono la nazionalità meno dipendente dal telefono (solo il 7% non saprebbe che fare se lo perdesse), mentre al polo opposto si trova il Regno Unito (con il 20%).