Il Governo inglese ha dato il via libera al contestato progetto espansione dello scalo di Londra Heathrow, che prevede la costruzione di una terza pista. Un piano da 18 miliardi di sterline (20 miliardi di euro) che ha suscitato grandi poleminiche nell’opinione pubblica. Il ministro dei Trasporti Chris Grayling ha dichiarato “Il passo che il governo ha intrapreso oggi è davvero di grande portata. Sono orgoglioso che dopo anni di discussioni e ritardi il nostro governo ha avviato un’azione capace di garantire il posto del Regno Unito nel mercato mondiale dell’aviazione”. Apprezzamento per la decisione del governo è stato espresso anche dall’’associazione degli industriali.
Fra i contrari, gran parte dei Laburisti, fra cui il sindaco di Londra Sadiq Khan, che ha dichiarato che quella assunta dal governo “è una decisione sbagliata per Londra, è una decisione sbagliata per la Gran Bretagna”. Il sindaco, invece, era favorevole alla costruzione di una seconda pista nello scalo di Gatwick, alla periferia meridionale di Londra, proposta che invece è stata bocciata dal Governo, insieme all’ipotesi di un allungamento di una delle due piste esistenti a Heathrow.
Del progetto della “Grande Heathrow” si discuteva da oltre 20 anni. Lo scalo londinese è ancora il primo hub europeo, ma risulta sempre più minacciato dalla concorrenza: entro il 2020 si prevede il sorpasso da parte del Charles de Gaulle di Parigi. E con le sue due piste Heathrow può accogliere un massimo di 480mila voli all’anno, contro i circa 600mila dei principali concorrenti europei. Ma la prospettiva di una nuova pista di Heathrow è duramente criticata per i problemi di inquinamento dell’aria e acustico che genererebbe nei quartieri densamente popolati nei dintorni e sulle rotte di atterraggio dei voli. Sono quindi probabili ricorsi giudiziari contro la decisione, mentre un voto finale in Parlamento è atteso entro un anno. A conti fatti, quindi, non vedrà la luce prima del 2025.