In Gran Bretagna la mancia non è più obbligatoria. Stop quindi al tradizionale ‘tip’, una sorta di balzello calcolato tra il 10 e il 15%, più spesso il 12%, del conto e applicato direttamente sullo scontrino fiscale di ristoranti, bar e hotel. Sterline in sovrappiù che però invece andare nelle tasche dei camerieri, la giusta ‘destinazione’ delle mance, spesso finiscono in quelle di chi sta alla cassa. Ovvero di chi gestisce il locale.
La svolta è stata annunciata dai quotidiani britannici Times e Daily Telegraph. Il ministro della Attività Produttive Sajid Javid, riportano i quotidiani, ha accolto le ragioni di una lunga battaglia sindacale per assicurare che la mancia sia a discrezione esclusiva del cliente. “Quel denaro – commenta il ministro – deve arrivare a chi s’intende elargirlo, il processo deve essere trasparente e deve trattarsi di un gesto volontario per un buon servizio”. Ecco fatto. Positiva la reazione del sindacato Unite, che rivendica la propria ‘vittoria’ dopo anni di battaglie a tutela di coloro che servono in tavola.
Tuttavia, fa notare Unite, le indicazioni di Javid non bastano, perché non introducono alcun obbligo per gli esercenti. Il ministro infatti non ha proposto una legge vera e propria. “Serve che la direttiva – rivendica il sindacato – venga inserita ora in un provvedimento legislativo”.
Aspettiamo dunque la legge anti-mancia a tutela dei camerieri. Suona un po’ paradossale, ma pazienza.