Alla vigilia delle vacanze estive, la Grecia preoccupa gli operatori turistici internazionali. Come riporta La Repubblica, in fase di contratto i maggiori tour operator hanno deciso di proteggersi facendo firmare ai gestori delle strutture ricettive greche una clausola di default. Il default viene equiparato a una catastrofe naturale o a un attacco terroristico, altri casi per i quali l’operatore turistico è esentato dal risarcimento alla struttura ricettiva. La clausola di fatto impone agli albergatori greci di accettare che non venga effettuato alcun pagamento compensatorio in caso di cancellazione del viaggio a causa di bancarotta di Atene.
I t.o. seguono perciò l’esempio degli organizzatori di conferenze internazionali, i primi operatori che sono ricorsi a questo tipo di misura cautelativa. Ma sembra che gli operatori non aspettino il default per far scattare la clausola: il giornale greco Kathimerini riporta il caso di un operatore turistico internazionale che ha cancellato un grande evento in programma a giugno facendo scattare proprio la clausola. Nel frattempo gli albergatori greci stanno cercando di capire quali tariffe applicare sui listini. Perché oltre al default incombe un aumento dell’Iva e la concorrenza di Spagna e Turchia.