Sono oltre 3 milioni i turisti attesi in Grecia per la prossima stagione estiva, secondo fonti interne del Paese. Il turismo contribuisce per il 17% all’economia locale e gli operatori del settore, dagli albergatori ai ristoratori alle conpagnoie marittime, si augurano che Atene riesca a ottenere dall’Europa una boccata d’ossigeno finanziaria.
Ma da dove arriveranno i turisti attirati dal fascino della culla dell’Occidente? Per gli americani, quest’anno più che mai, la Grecia è un affare: l’indebolimento dell’euro garantisce una spesa inferiore del 17% rispetto al 2014. La crisi della moneta unica spinge invece gli europei a viaggiare più a buon mercato. La spesa media negli ultimi dieci anni è scesa infatti del 32%, dagli 882 euro pro capite del 2005 ai 604 attuali. In passato i tedeschi sono stati i più numerosi, ma sono stati i russi tra il 2006 e il 2013 a fornire la spinta più grande per numero di visitatori. Ora però i loro problemi economici potrebbero attenuare la spinta a viaggiare. Si conta invece su un maggior numero di visitatori asiatici. “Per i cinesi è abbastanza di moda soggiornare nelle isole greche, ci si sposa con gran frequenza a Santorini, durante tutto l’anno”, commenta Simos Anastasopoulos, presidente della camera di commercio greco-americana.
Il business delle vacanze in Grecia ha sempre dimostrato di essere resistente agli eventi negativi. Unica preoccupazione, l’afflusso di immigrati sulle isole, che portrebbe avere un impatto negativo sul turismo.