E’ attivo dal 1° luglio il Green Pass europeo, il certificato che renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.
Il documento viene rilasciato a chi è stato vaccinato contro il Covid o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico, o è guarito dal virus. In concreto il Green Pass contiene un Qr Code (che non deve essere condiviso sui social per non esporsi a rischi) e andrà presentato all’ingresso nel paese di destinazione in modo da evitare quarantene o tamponi. Il pass europeo sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid.
Per quanto riguarda le informazioni condivise tra i diversi Stati, il certificato Covid digitale Ue conterrà solo informazioni necessarie quali il nome, la data di nascita, il soggetto che ha rilasciato il certificato e l’identificativo univoco del certificato. Inoltre darà informazioni sulla vaccinazione (tipo di vaccino e fabbricante, numero di dosi ricevute, data di vaccinazione), o sul tampone (tipo di test, data e ora del test, luogo e risultato). Stessa cosa per il certificato di guarigione: data del risultato positivo al test, periodo di validità.
Tutti gli Stati membri, inoltre, devono fornire soluzioni digitali per il rilascio gratuito del certificato Covid digitale Ue. Insomma, ogni Stato ha l’obbligo di mettere a disposizione un’app o un portale per il rilascio dei certificati sia digitali che su supporto cartaceo. In Italia, ad esempio, il pass verrà emesso soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute con modalità diverse per il download. Per i certificati già emessi dalle regioni, invece, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il nuovo modello Ue.
Sulle regole d’ingresso nei vari Paesi, dal numero di dosi al tipo di vaccino, manca però omogeneità a livello continentale. Come raccomandato a fine maggio dalla Commissione europea, infatti, il certificato europeo o green pass europeo è pensato per certificare un ciclo vaccinale completo. Molti dei 27 Paesi però rilasciano un pass nazionale dopo una sola dose, anche se la stessa Commissione europea ha raccomandando di uniformare le varie regole da luglio e quindi far valere la regola del ciclo vaccinale completo.