Il settore alberghiero entra in una nuova era. Sarà sanificato e digitalizzato l’albergo post Covid, ma per entrarvi i clienti dovranno esibire il digital green pass. A dirlo è una ricerca dell’American Hotel & Lodging Association, secondo cui risulta che il 56% delle strutture alberghiere a stelle e strisce punterà sulla digitalizzazione, mentre il 44% darà spazio alla sostenibilità ambientale (il 62% dei giovani tra i 18 e i 29 anni ha rivelato di voler soggiornare in strutture eco-friendly) e il 74% certificherà interventi di igiene e sanificazione.
Ad essere d’accordo con questo scenario è anche il il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “In uno scenario di grande incertezza possiamo ragionevolmente ipotizzare che al termine di questa lunga traversata del deserto ci troveremo a confrontarci con un mercato ancor più competitivo, in cui sarà la qualità dell’offerta a fare la differenza. Accessibilità, qualità, sostenibilità, digitalizzazione sono le parole chiave che devono ispirare l’azione di rilancio della destinazione Italia”.
Come sarà allora l’albergo post Covid? Non solo “green”, ma anche con la valorizzazione di spazi relax e per attività ginniche, pulizia e sanificazione quotidiane, consigli per scoprire l’ambiente circostante. Ci sarà poi una risposta al boom dello smart working dai luoghi di vacanza poi, tanto che il 39% delle strutture Usa ha dichiarato nell’indagine di aver ospitato clienti in remote working grazie alla predisposizione di una serie di facilities come: connessione Internet e working station con scrivania, sedie ergonomiche, servizio di delivery documenti e pacchi, giganteschi monitor tv da 49 pollici per video conferenze, stampanti multifunzione cablate o wi-fi.