HRS, leader globale di soluzioni alberghiere, ha riscontrato un tasso d’errore del 20 percento o superiore nei programmi di gestione del business travel dei propri clienti, con un mancato risparmio dovuto a tariffe non corrette stimato in 573 milioni di euro.
Questo tasso di errore, così come le perdite finanziarie correlate in cui incorrono le aziende a causa delle tariffe alberghiere scorrette, sarebbe inaccettabile in qualsiasi altra area del corporate procurement.
HRS ha così sviluppato una soluzione per mettere la parola fine a questa sfida storica del settore del travel attraverso il lancio dell’innovativo ed automatizzato sistema di Rate Filtering. Alimentata e basata sull’intelligenza artificiale, la nuova tecnologia in procinto di essere brevettata ha lo scopo di risolvere il problema delle tariffe scorrette e delle cosiddette “squatter rate” visualizzate nei sistemi di prenotazione utilizzati dai viaggiatori aziendali e dagli agenti di viaggio. Il Rate Filter previene la prenotazione di tariffe scorrette, marcando così una rivoluzione nell’affidabilità delle stesse, con un potenziale risparmio milionario nella corporate travel industry mondiale.
Mentre soluzioni come il rate audit ed il re-booking – tipicamente soluzioni reattive – aiutano le aziende a recuperare quote di risparmio, la nuova tecnologia di filtraggio delle tariffe di HRS, ovvero la prima soluzione di machine learning imparziale nei confronti dei vari canali di prenotazione, va oltre. La tecnologia identifica le tariffe non corrette ed evita che vengano visualizzate nei canali di prenotazione (GDSs, online booking tool, mobile app, ecc.) utilizzati dai viaggiatori aziendali.
“Il nuovo sistema di filtraggio cambia radicalmente lo scenario delle tariffe alberghiere e della loro accuratezza,” afferma Martin Biermann, Vice President of Product Development and Innovation di HRS. “Gli errori dei sistemi di prenotazione costano oggi alle aziende più di mezzo miliardo di euro. Con il Rate Filter di HRS, le aziende otterrano una quota maggiore del risparmio che hanno negoziato ed i viaggiatori saranno più aderenti alla travel policy aziendale.”