Cresce la quantità e, soprattutto, migliora la qualità del prodotto assicurativo venduto nelle agenzie: è quanto emerge dall’analisi condotta da I4T sulle polizze maggiormente acquistate attraverso la piattaforma Trade nel corso del mese di giugno.
Il dato più significativo è il netto ritorno della copertura annullamento: in più del 70% dei casi, infatti, gli agenti hanno optato per le cosiddette polizze “medico, bagaglio e annullamento”, già comprensive quindi della garanzia valida in caso di rinuncia e/o interruzione del viaggio. Un dato decisamente in controtendenza rispetto al passato, quando si privilegiava la copertura medico/bagaglio, abbinata all’offerta di una polizza facoltativa contro l’annullamento.
Cambia anche l’incidenza del fattore “destinazione”: contrariamente alle aspettative, il 70% delle polizze “medico, bagaglio e annullamento” emesse si riferisce a viaggi in “Europa e Mediterraneo”. Le destinazioni “Mondo escluso USA e Canada” e “Mondo incluso USA e Canada” si spartiscono quasi equamente il restante 30%, sfatando il mito in base al quale le agenzie consigliano l’annullamento solo nel caso di viaggi costosi, generalmente sul lungo raggio. Il cambio di atteggiamento degli agenti si riflette anche sulle vendite delle polizze “medico/bagaglio”, con la crescita della componente “Europa e Mediterraneo”, arrivata a rappresentare il 20% del totale.
“Le agenzie – dichiara Giovanni Giussani, direttore commerciale I4T – cominciano a rendersi conto del valore della copertura assicurativa anche al di fuori delle destinazioni dove è obbligatoria o fortemente consigliata, superando il luogo comune in base al quale l’assistenza medica in Europa e in Italia non sarebbe necessaria. Se il cliente, ad esempio, prende una malattia infettiva nel corso della vacanza, potrebbe essergli negato l’imbarco per il viaggio di ritorno e questo renderebbe necessario un prolungamento forzato del soggiorno e l’acquisto di un nuovo titolo di viaggio. Allo stesso modo, se il cliente si rompe una gamba e deve viaggiare in aereo, potrebbe avere la necessità di riservare due posti: la polizza medico/bagaglio interviene in tutti questi casi, sollevando cliente e agenzia da oneri imprevisti”.
Per quanto concerne l’anticipo medio dell’emissione della polizza rispetto alla data di partenza, il mese di giugno 2019 si conferma in linea con i dati del 2018, che segnano una media compresa tra 45 e 60 giorni per il corto raggio, e tempi più dilatati, fino a sfiorare i 3 mesi, nel caso del lungo raggio. Fanno eccezione le polizze emesse per gli Stati Uniti e il Canada che sono contraddistinte da un anticipo inferiore, spesso al di sotto dei 30 giorni.
Uscendo dal perimetro delle polizze viaggio “tradizionali”, si segnala la crescita di I4Flight, la copertura valida in caso di cancellazione imprevista del volo di andata da parte del vettore che, a pochi mesi dal lancio, si è già affermata come uno dei prodotti assicurativi più apprezzati dagli agenti. Bene infine le soluzioni assicurative per i gruppi che, in linea con le aspettative, risultano stipulate nella maggior parte dei casi sulle destinazioni europee, seguite dall’Italia e, solo in minima parte, dal resto del mondo.
“Anche se si tratta di dati parziali – conclude Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa I4T – emergono già i segnali di una sensibilità maggiore, che denota una vera e propriamentalità assicurativa orientata alla tutela dal rischio. Rispetto al passato, gli agenti promuovono il prodotto assicurativo indipendentemente dalla tipologia di viaggio da assicurare e lo considerano non solo una fonte di ricavo ancillare, ma anche uno strumento per tutelare il proprio business, specialmente alla luce delle nuove norme sui pacchetti. In questo senso, credo che stiamo cominciando a raccogliere gli effetti dell’IDD, direttiva che ha avuto sicuramente il pregio di migliorare la comunicazione, la trasparenza e la conoscenza del prodotto assicurativo legato al settore dei viaggi”.