Il monitoraggio dei bagagli in tempo reale con tecnologia Rfid (Radio frequency identification) può aiutare l’industria del trasporto aereo a tagliare i costi operativi per una cifra sttmata in oltre 3 miliardi di dollari nei prossimi sette anni. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Iata – International Air Transport Association, e Sita, partner IT dell’industria del trasporto aereo.
Le previsioni si basano sulla Rfid istallata in 722 aeroporti (pari al 95% del traffico passeggeri a livello globale) per un periodo di sei anni tra il 2016 e il 2021; il risparmio è calcolato su un periodo di sette anni fino al 2022.
Grazie al tracciamento via Rfid, che consiste nel dotare le etichette bagagli di un chip che viene letto da un dispositivo che emette onde radio, si stima che entro il 2022 si potrà ridurre del 25% il numero dei bagagli con disguido – cioè riconsegnati in ritardo, danneggiati, smarriti o rubati – migliorando l’esperienza di viaggio dei passeggeri: questo perché l’implementazione delle funzionalità Rfid ha un costo medio di 10 centesimi di dollaro per passeggero ma genera, al contempo, un risparmio di oltre 20 centesimi per viaggiatore.
Dave Bakker, Presidente, SITA Europa, ha dichiarato: “L’industria del trasporto aereo è sul punto di dare il via a una rivoluzione nella tracciatura dei bagagli: l’implementazione a livello globale della tecnologia RFID aumenterà la precisione del monitoraggio e ridurrà la percentuale di bagagli “disguidati”. È una situazione vantaggiosa per tutti: i passeggeri viaggeranno più felici, le operazioni saranno prive di intoppi e le compagnie aeree risparmieranno miliardi di dollari”.
La tecnologia RFID potrà supportare in particolare la gestione dei bagagli durante il trasferimento da un volo all’altro, permettendo ad aeroporti, compagnie aeree e assistenti a terra di tenere traccia dei bagagli per tutti gli step dell’itinerario. In più, adottando questa tecnologia i vettori adempieranno a quanto previsto dalla risoluzione 753 di IATA, che richiede alle compagnie aeree di dotarsi entro il 2018 di tecnologie che permettano di tracciare ogni bagaglio dall’inizio alla fine del viaggio.
Tra le compagnie che hanno avviato lo sviluppo della tecnologia RFID c’è Delta Airlines: i risultati mostrano una percentuale di successo del 99% per la tracciatura dei bagagli, consentendo un’ulteriore riduzione del numero di bagagli disguidati.
Andrew Price, Head Global Baggage Operations, IATA, ha detto: “Negli ultimi anni abbiamo rilevato un crescente impegno delle compagnie aeree a introdurre e a sfruttare i benefici della tecnologia RFID per una migliore supervisione delle operazioni di gestione dei bagagli: ci sono stati diversi progetti pilota e l’implementazione di questa tecnologia da parte di Delta Air Lines. I progressi compiuti e i significativi benefici che questa tecnologia porta all’industria del trasporto aereo hanno condotto IATA a riprenderla ed esplorarne per intero i vantaggi offerti oggi”.